Più antica di Atene, Damasco e Gerusalemme, Matera sorge lì dove 10.000 anni fa era stanziata un’antica civiltà del neolitico.
I nostri antenati avevano trovato in questo territorio le condizioni ideali per una vita migliore. In tempi moderni Matera è stata testimone di una storia fatta di alti e bassi ed attualmente sta vivendo un periodo di splendore e riconoscimento di gran valore storico e culturale. Ciò avviene grazie al suo futuro ruolo di Capitale Europea della Cultura nel 2019.
Nei prossimi post parleremo del fascino dei Sassi, Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO. Oggi ci concentreremo sul Parco della Murgia Materana. Precisamente parleremo del ponte tibetano che collega il Rione Sassi con la Murgia.

Il rione dei Sassi

Visitare Matera significa per tutti visitare i Sassi, scendere dal corso principale della città, guadagnarsi il quartiere antico e perdercisi dentro è una autentica emozione. Il percorso è una vera e propria avanzata in una fossa naturale. Qui i famosi Sassi sono stati costruiti uno sull’altro creando un dedalo di stradine e vicoletti. Ma in fondo al rione Sassi, sul confine che vede come protagonista assoluta la Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, è lì che si può ammirare uno degli scenari antichi più belli ed esclusivi al mondo. Il rione infatti termina bruscamente con una vallata tutt’altro che dolce. in fondo alla rupe scorre il torrente Gravina, dirimpetto la Murgia Materana offre il panorama che tutti sognano, uno dei motivi stessi per cui visitare Matera.
L’affaccio del rione Sassi verso la Murgia è qualcosa di autentico, emozionante. Una visione d’insieme difficilmente riproponibile altrove. Qui si ha la possibilità di vedere chiaramente e indistintamente i luoghi di una delle civiltà più antiche al mondo.

panoramica sui Sassi e sulla Murgia Materana
La Murgia Materana è il territorio che detiene la testimonianza dell’antica civiltà del luogo. Fatto di antichi e profondi solchi scavati dall’acqua, roccia lavorabile, ma anche di erbe, piante, uccelli, ogni creatura entra nel quadro generale de suo scenario.

Il ponte sospeso sulla Gravina di Matera

Raggiungere la Murgia è sempre stato un tantino impegnativo. Trattandosi di fatto di un luogo su una vallata opposta alla città di Matera in molti hanno dovuto organizzarsi con autobus e tour non propriamente comodissimi, ripagati però da uno spettacolo altrettanto bello, cioè la visione complessiva dei Sassi di Matera. Spesso visitare i Sassi dal loro interno può dare solo sensazioni parziali, vederli dal vivo nella loro totalità è diverso.
L’ente del Parco della Murgia Materana però ha promosso e realizzato un progetto davvero molto interessante. Da poco è stato inaugurato un percorso che permette di oltrepassare il parapetto di confine del rione Sassi, scendendo fino a raggiungere la Gravina, superandola e risalendo lungo il costone della Murgia. Il percorso da trekking non è difficile, e nemmeno lungo, ma il dislivello non è trascurabile. Se si è allenati si tratta di un tragitto relativamente breve. La particolarità di questo percorso risiede nel fatto che, per oltrepassare il torrente Gravina, è stato realizzato un ponte sospeso in stile tibetano. Niente paura, nonostante il suo aspetto “mobile” l’altezza non è affatto proibitiva e dopo il primo giro non vedrete l’ora di tornare indietro per riattraversarlo.
il ponte sospeso sulla Gravina di Matera

 

il ponte sospeso sulla Gravina di Matera
Vi confesso che il primo sole della mia estate mi ha un po’ traumatizzato. Sono sceso dal Rione Sassi fino al ponte, lo ho attraversato, ma non ho risalito la Murgia. Capito spesso a Matera e lo rifarò sicuramente, ma se dedicate una visita alla città e sapete di non tornarci spesso quanto me raccogliete le energie e completate l’esperienza, ne varrà la pena.
Rivolgiamo i complimenti al  Parco Regionale Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano segnalandovi il loro sito internet.

Ed ora qualche foto random 😀 CIAOOOOO!!!!!

 

 

 

 

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