Chi visita Atene sa che non potrà ritenere il viaggio completo se non visitando anche il quartiere di Monastiraki e i suoi mercati. La capitale della Grecia, infatti, è una meta turistica molto amata dagli estimatori della storia classica. in un certo senso è qui che sono nate la filosofia, la geometria, la democrazia.
Nel tempo la Grecia ha accolto popoli da tutta Europa. questo Meltin Pot ha generato una convivenza di culture e modi di vivere ben tangibili ancora oggi. Uno dei posti che mi sento di consigliare a chi voglia capire come si è evoluta la società ateniese è sicuramente il quartiere di Monastiraki.
In questo quartiere è possibile assaporare il brulicare della vita ateniese. Qui dove musulmani, ebrei e cristiani convivono all’ombra di una antichissima civiltà, è questo l’aspetto che io ho trovato davvero importante, ciò che volevo capire di Atene è racchiuso qui.
Monastiraki e i suoi mercati
Il quartiere ha una strada di confine che affaccia direttamente sull’antica Acropoli. All’imbrunire il panorama diventa molto suggestivo e i ristoranti piazzati in prima fila offrono le pietanze tipiche della cultura greca. Qui sapendo scartare i ristoranti tipicamente turistici, è possibile mangiare un’ottima cucina spendendo davvero poco. (Una cena per due con due antipasti e due piatti principali + birra è finita a circa 35€. La sera successiva una cena fatta solo da piatti principali e contorni è finita a 21€).
L’anima del quartiere però vive di giorno. Fin dalla primissima mattina infatti nelle strade di Monastiraki è possibile vedere un viavai di gente e carretti di ogni tipo e dimensione. Un enorme mercatino delle pulci sta per prendere vita e in men che non si dica le strade sono piene di merce di qualsiasi tipo e, soprattutto, di gente di ogni razza e cultura, arrivata lì per vendere, commerciare, barattare roba di ogni tipo.
In giro per il quartiere di Monastiraki
Ho iniziato il mio giro dalla zona più bassa del quartiere. Qui vengono messe in piedi delle bancarelle, alcune arrangiate su dei tavolini, altre appoggiando semplicemente un lenzuolo a terra o su un muretto ed è facile trovare piccoli commercianti divisi per categorie. C’è chi vende soltanto monete e banconote, chi commercia in orologi, chi in cimeli militari, chi ancora in gadget e cimeli relativi alle famosissime olimpiadi di Atene (quelle moderne intendo). Risulta davvero curioso come, ad esempio, i commercianti sovietici vendessero cimeli marchiati cccp, orologi russi, spille e effigi di Stalin eccetera, mentre altri si distinguevano per altri tipi di merci.
Superata questa prima parte (con non poche tentazioni, lo ammetto), sono entrato nel mezzo del quartiere, dove le bancarelle lasciavano il posto a veri e propri negozi e bazar.
I commercianti qui hanno i propri negozi inseriti nei garages, basta alzare la saracinesca per avere tutta la mercanzia a portata di mano e, andando avanti con la giornata, continuare a spargere roba anche a terra, invadendo la strada. In questi negozi è possibile trovare davvero di tutto, da valigette con set di posate a piatti in ceramica dipinta a mano, stecche da biliardo, sedie da barbiere, ricambi per auto, strumenti musicali, libri, dischi, mobili d’antiquariato, insomma ci si trova davvero la qualunque.
Gli unici piccoli intervalli fra i negozi sono rappresentati da bar che offrono suvlaki cotti alla griglia a prezzi stracciatissimi.
Se non fosse stato per il limite legato al bagaglio a mano mi sarei portato a casa come minimo una sedia da barbiere, qualche gioco in scatola, un pò di targhe pubblicitarie e chissà cos’altro.
In conclusione
Ritornando a noi, senza un giro in questo quartiere non avrei mai potuto dire di aver visitato Atene. Questo posto testimonia centinaia di anni di cultura, di popoli nomadi, di miscellanea culturale, in queste strade si respira una storia diversa da quella dei luoghi più blasonati, ma altrettanto autentica.
Ora gustatevi qualche foto, scusate la qualità ma sono state scattate con il cellulare.
Un garage a Plaka – Monastiraki
Insegne pubblicitarie vintage
Una sedia da barbiere
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