Siamo italiani e dobbiamo ammetterlo, ci sono cose su cui proprio non vogliamo retrocedere, nemmeno di un passo.
Non siamo mai contenti, neanche quando andiamo in vacanza. Se da un lato sentiamo la mancanza del caffè, dall’altro cerchiamo di distruggere ogni tipo di iniziativa che provi a incontrare il nostro bisogno di caffeina.
É per questo motivo che oggi vi parliamo, in tono un po’ scherzoso, del cappuccino e del caffè in lattina.
Il caffè in lattina di Mr. Brown
Girando per un supermercato di Bratislava qualcosa ha attirato la nostra attenzione, su uno scaffale una serie di lattine marroni e rosse ci hanno distolto dalla nostra spesa.
Avvicinandosi abbiamo capito che si trattava nientedimeno che di cappuccino e caffè in lattina, la marca era Mr. Brown.
Una serie di interrogativi ci ha pervaso la mente. In questi frangenti non puoi fare a meno di sentirti italiano e accendere un conflitto interno psicologico mica da ridere.
In un primo momento abbiamo sorriso pensando a quanto audace e poco vincente potesse essere questa proposta. Un caffè in lattina, in una città turistica, magari pensavano di venderlo proprio a qualche italiano? Bah!
Ad una seconda lettura, però, abbiamo dovuto dare a queste lattine il merito di provare, in qualche modo, a offrirsi al pubblico, magari proprio a quello italiano.
Noi italiani in giro per il globo siamo famosi per la nostra tenacia nel girare tanti bar quanti ne servono per arrivare a trovare proprio lui, quel preciso bar che, in qualsiasi città del mondo, faccia il caffè più simile possibile a come lo beviamo noi in Italia.
Pur apprezzando il modo di preparare il caffè fuori dal nostro Paese (in questo articolo, ad esempio, abbiamo parlato del caffè bosniaco), cerchiamo di non rinunciare alle nostre abitudini. Noi quando possibile portiamo anche una Moka in valigia. Inutile fare gli eroi, siamo tutti parte di questo grande luogo comune che riguarda noi italiani, ma ci piace anche giocare con i luoghi comuni degli altri.
Ed è per questo che noi al caffè in lattina di Mr. Brown abbiamo voluto dare una possibilità. Lo abbiamo comprato e bevuto, e non era neanche male. Un concetto diverso di caffè, si può bere pure freddo. Come dire, una volta abbattuta la barriera psicologica non esistono più limiti. Chi siamo noi per offenderci, non deteniamo nessuna verità su come vada preparato o bevuto il caffè. Tendiamo invece la mano a chi ci mostra per primo la sua amicizia.
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