Una mattina ti svegli e sei preso da strane voglie, come quella di andare alla ricerca di luoghi incantati, immobili, fermi nel tempo. Luoghi in cui la storia sembra essersi bloccata e, l’orologio stesso, rimasto immutato, posizionando le sue lancette in un’ora senza inizio e né fine. L’ora della quiete. Non parliamo di nulla di sconcertante o di inquietante. Pensiamo, e non siamo solo noi a dirlo, che esistono luoghi magici ed eterni che devono essere assolutamente toccati con mano e guardati con occhi fermi e puntati proprio su quelle lancette. La tenebrosa ed affascinante Civita di Bagnoregio, uno dei più belli borghi italiani, che non a caso è stata denominata la “città che muore”.

Civita di Bagnoregio

Il particolare soprannome è dato a causa del suo perenne crollo delle pareti perimetrali che costrinse la popolazione ad abbandonarla. Civita di Bagnoregio è uno di questi luoghi definibili appunto “statici”. Qui, la storia, la tradizione, il mistero sono ingredienti fondamentali del borgo, posto sulla cima di una collinetta con intorno una profonda vallata. Il crollo delle pareti laterali della collina ha isolato il borgo dal resto del mondo. Per raggiungerlo bisogna attraversare a piedi un lungo ponte e, tra boccate d’aria fresca e un bel venticello, finalmente riuscirete a “toccare” l’ingresso della piccola cittadella.

La nostra esperienza a Civita di Bagnoregio

Noi, abbiamo optato per una breve gita, da Roma è molto comodo, sono all’incirca 100km. Armati di panini e di sana avventura, raggiungiamo il borgo, parcheggiamo la macchina a valle (gratuitamente) e, senza pensarci due volte, decidiamo di fare a piedi il tragitto fino al ponte. L’alternativa era quella di attendere il bus, ma l’attesa non faceva per noi.

Occhio al ticket

Qui, il nostro consiglio è di non acquistare subito i biglietti per l’ingresso nel borgo, ma di farlo più avanti. Infatti, noi abbiamo trovato la classica biglietteria con prezzi più ridotti,  un ticket da 1,50 euro a persona. In realtà, le vendite effettuate prima della biglietteria ufficiale non sono quelle standard per la visita del borgo. Comprendono l’ingresso ad un paio di musei di per sè molto interessanti. Il problema sorge quando vi viene proposto il biglietto più caro come unico pass d’ingresso. Ci si accorge poi che più giù avreste potuto acquistare lo stesso il singolo ingresso al borgo per un prezzo nettamente inferiore.
Cari compagni, a parte questi piccoli dettagli e consigli, il borgo merita tutte le vostre attenzioni. Munitevi di macchine fotografiche e preparatevi per catturare ogni angolo del meraviglioso borgo. Qui, la mano degli Etruschi e Romani ha lasciato il segno, qui, le case medievali, la casa natale di San Bonaventura e la Chiesa di San Donato sono testimonianza di un popolo molto religioso. Ma, la città che dorme, offre degli scorci e delle vie molto suggestive, così come dei sapori particolari. Ci sono molti ristorantini che propongono cibi tipici, legati alla tradizione del luogo. Le cose da dire sarebbero tante ma il bello di una breve gita è scoprire personalmente non solo le architetture del luogo ma anche le sensazioni trasmesse da un borgo così oscuro, silente ma, paradossalmente vivo.
Insomma ragazzi, sognate e, lasciatevi tentare dalla tenebrosa e affascinante Civita di Bagnoregio e, soprattutto, raccontateci le vostre emozioni.

Ponte di Civita di Bagnoregio

Ponte di Civita di Bagnoregio

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