Cari lettori, quest’anno la nostra vacanza estiva si è svolta nella splendida Spagna, più precisamente in Catalogna dove, oltre a godere del sole e del mare, siamo stati sulle tracce dell’affascinante Salvador Dalì. Tra le tappe non poteva mancare la visita della casa museo di Salvador Dalì a Portlligat, dove il famoso pittore visse gran parte della sua vita insieme alla sua amata Gala.
Portlligat
La cittadina si trova a circa 15 minuti a piedi da Cadaques. Lasciata la macchina in un grande parcheggio libero, è possibile percorrere a piedi una stradina in discesa che porta al piccolo borgo. Il posto è incantevole, a tratti pittoresco, tante casettine bianche, alberi, il mare da cornice, barchette in acqua e turisti alla ricerca della casa di Dalì, che si confonde e mescola con il paesaggio.
La spiaggia si trova a pochi metri dalle case, così come il porticciolo che ospita solo barche piccole.
La casa museo di Salvador Dalì a Portlligat
È facile capire dove si trova, i turisti sono in fila per acquistare il biglietto, che conviene prenotare qualche giorno prima, dato che le visite guidate vengono effettuate in piccoli gruppi.
Il prezzo d’ingresso è di 12€ e, come dicevamo, prevede una visita guidata da effettuare in gruppo di 8/10 persone. L’ingresso è consentito ad un gruppo ogni mezz’ora e non è possibile visitare la casa autonomamente.
(Info su orari e prenotazione biglietti qui)
Dopo aver dato i nostri nominativi al personale addetto ai controlli, attendiamo i nostro turno e nel frattempo facciamo un piccolo giro godendo della suggestività del posto. Veniamo subito attratti dalla calma e tranquillità, beviamo un caffè, che ahimè non era proprio economico, ma a quanto pare Portlligat sembra essere il posto più caro della Catalogna e ci avviciniamo alle piccole barche in acqua. Tra queste notiamo la bella barca gialla di Dalì, il nome che l’artista diede al suo piccolo gozzo era, appunto, “Gala”.
Facciamo qualche scatto e ci avviciniamo all’entrata della casa-museo. Ad attenderci una guida che, parlando in spagnolo e in francese, ci spiega fin da subito che la casa del noto pittore è quasi un labirinto e che è facile perdersi, pertanto è necessario essere guidati. Ci racconta che inizialmente Dalì aveva acquistato una sola casetta, si casetta perché si trattava di piccole abitazioni utilizzate dai pescatori del posto. negli anni Salvador Dalì ha acquistato singole case attigue, unendole e allargando la propria. Tutta la casa infatti si sviluppa in altezza e comprende anche un giardino e un oliveto.
Queste semplici casette furono subito abbellite dallo stesso Dalì, che si preoccupava soprattutto di rendere gli spazi idonei per lui e la sua amata. E così costruì scale interne ed esterne, corridoi per unire gli spazi, il tutto pensato per dare libero sfogo alla sua arte. Gli ambienti, alcuni sobri ed eleganti ed altri eccentrici, hanno tutti dei dettagli inconfondibili e sono impreziositi da innumerevoli oggetti curiosi e particolari.
Già all’ingresso si può ammirare un orso bianco trasformato in paralume con collane di perle e medaglie e una poltrona a forma di labbra. Da qui si arriva alla cucina, attraversando stretti passaggi e alla biblioteca, chiamata anche “Sala dei Cigni”, dato che ospita tre grandi cigni imbalsamati.
Altro spazio suggestivo è la “Sala Ovale”, piena di luce e con due grandi finestre di cui una si affaccia sul porticciolo, dove Dalì dipingeva e Gala passava le ore immersa nella lettura, così come la “Sala degli Uccelli” che ospita una serie di gabbie o la bella e romantica camera da letto con due letti, uno rivolto verso la luce, su cui dormiva Gala e l’altro, destinato a lui, senza troppa luce.
Fra tutto ciò che abbiamo visto qui la cosa più interessante è sicuramente il quadro incompiuto di Dalì. L’artista stava lavorando proprio a quest’opera quando ha appreso la notizia della morte di Gala che in quel periodo viveva nel castello di Púbol. In quel momento Dalì ha lasciato tutto per andare a Púbol senza rimettere mai più piede a Portlligat.
La coppia in questa casa riceveva molti ospiti che venivano fatti accomodare nel lussureggiante giardino, dove c’è una piscina in stile orientale con un altro divano a forma di labbra e una terrazza con tazze giganti.
La guida da questo momento ci lascia soli, infatti è possibile visitare la parte esterna in estrema tranquillità, ammirando il giardino, tutti gli alberi di ulivo, una grande scultura posizionata a terra a forma di scheletro, il tutto abbellito da gigantesche uova, altro tratto distintivo del famoso pittore.
Il terreno si sviluppa in altezza e salendo nella parte più alta è possibile vedere tutto il porticciolo, godere di uno scenario mozzafiato, e immaginare Dalì vestito di bianco che toccandosi i famosi baffetti sorrida orgoglioso accanto alla sua Gala.
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