Abbiamo imparato a conoscere la Slovenia, con le sue Alpi, la capitale che inizia ad avere un sapore di Est Europa, ma non dimentichiamo che, a separare l’Italia dalla Croazia, ci sono anche 43 chilometri di costa slovena. Per questo motivo abbiamo voluto visitare uno dei luoghi più caratteristici e rinomati della costa, passando una giornata a Piran prima di riprendere la strada del ritorno a casa.
Come raggiungere Piran
Abbiamo raggiunto Piran (Pirano) partendo da Rijeka di buon mattino, percorrendo una strada collinare abbiamo evitato autostrade, e varcato il confine in pochissimo tempo. Lungo la strada, informazione utilissima per i fumatori, è possibile acquistare le ultime scorte di sigarette a prezzi croati (per la benzina stranamente quel giorno ho notato prezzi più convenienti in Slovenia).
Una volta superato il confine ci siamo immessi nel sistema autostradale percorrendo prima la A1, poi la H5 e infine la 111, di qui abbiamo proseguito verso Pirano. Il percorso complessivo è stato molto semplice e il tragitto è durato circa 2 ore.
Arrivati a Piran abbiamo subito parcheggiato l’auto in un multipiano posto su una ripida discesa che porta al piccolo borgo, di qui un trenino elettrico offre un continuo e efficiente servizio di navetta, con fermata nel cuore del porto dei pescatori.
Piran
Il borgo di Piran è un abbiente molto intimo, tranquillo, dove pare vigere il concetto di “Slow” tanto decantato in questi periodi. È un posto in cui, nonostante fossimo ancora in agosto, abbiamo potuto assaporare una pace non comune.
Basti pensare al contrasto con Portorose, sua vicina che, invece, si presenta come una meta adatta al turismo più incline ai divertimenti, con locali, discoteche e casinò.
Piran invece assomiglia più ad un paesino della Costiera Amalfitana.
La cittadina ha conosciuto la sua massima elevazione nel periodo in cui fu annessa alla Repubblica di Venezia, crescendo proprio grazie ai rapporti politici e commerciali, la sua particolare storia la rende molto vicina all’Italia.
Il borgo, racchiuso tra mura di difesa, si sviluppa intorno al Porto dei Pescatori, qui nei pressi di Piazza Tartini, si sviluppano strade e vicoli, in perfetto stile veneziano. I leoni tipici della Repubblica di Venezia caratterizzano l’ingresso di alcuni palazzi nobiliari e, in generale, è ancora respirabile una certa atmosfera che testimonia la storia di questo posto.
Un altro elemento molto caratteristico è il campanile del Duomo di San Giorgio, raggiungibile attraversando i vicoli e le “calli” che partono dalla piazza.
Il piccolo porto di Piran
La parte più rilassante e romantica è sicuramente il porto, realizzato in un’insenatura molto caratteristica può essere racchiuso in un’unica stretta visuale, la sua conformazione è molto particolare e, per la sua accezione locale, resta sicuramente autentico grazie alle piccole imbarcazioni da pesca che vi attraccano.
Dal porto inizia anche un lungomare scogliero, piccolo e carino, qui si può prendere il sole su piazzole realizzate ad hoc e tuffarsi in mare dagli scogli. Lungo la strada invece numerosi ristorantini impreziosiscono quella che poteva sembrare una gita come un’altra, ma si è trasformata in qualcosa di molto più interessante.
Ci preme segnalare come questa calma e tranquillità sia mantenuta soprattutto grazie alla chiusura della strada che porta al centro (in realtà aperta solo per gli autorizzati) e ad un servizio navetta fra i più efficienti che abbiamo mai visto.
Alcune delle nostre foto scattate a Piran
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