Il post di oggi segue un po’ la scia dei precedenti e lo stile dei successivi. Il nostro ultimo viaggio nei Balcani è stato ricco di emozioni. Abbiamo avuto un gran contatto con la natura, vissuto esperienze allegre, ma c’è stato anche modo di riflettere su vari aspetti.
Abbiamo parlato delle sensazioni provate a Medjugorje e al Blagaj Tekija, ogni città visitata ha aggiunto il suo colore in questo viaggio, ed oggi parliamo di un colore non proprio allegro, ma comunque importante.
I cimiteri a Mostar sono un po’ ovunque e anche il più piccolo di essi deve essere spunto di riflessione per noi.
Il Cimitero dei Partigiani a Mostar
Ci sono diversi cimiteri a Mostar. Il più tristemente celebre è il Cimitero Monumentale dei Partigiani. Qui sono sepolti i soldati jugoslavi antifascisti della seconda guerra mondiale. Parliamo, dunque, di un cimitero ben immaginabile. Tutte le nazioni in guerra hanno subito perdite e i campi di battaglia lasciano sempre spazio alla memoria con questi cimiteri.
Dalla sua costruzione, nel 1965, ad oggi il Cimitero dei Partigiani è stato in qualche modo vittima di incuria e disattenzione, ma racconta una precisa ed importante storia della seconda guerra mondiale che non dovrebbe passare in secondo piano.
I Cimiteri a Mostar
A Mostar di tanto in tanto ci si imbatte in un cimitero. Oltre al Cimitero dei Partigiani infatti ce ne sono numerosi altri. Gli abitanti hanno un rapporto stretto con i loro cari, i cimiteri sono a contatto con i quartieri ed hanno recinti bassi. Si tende a considerare il cimitero parte integrante della quotidianità in un rapporto che non è distacco. Ciò è sicuramente dovuto alla storia che ha caratterizzato i Balcani e in particolare l’Ex Jugoslavia.
Abbiamo avuto modo di visitare un piccolissimo cimitero proprio a ridosso del centro storico di Mostar. Anche in questo caso nessun muro alto, ma una semplice siepe, per una discrezione che armonizzi l’architettura del piccolo monumento posto all’ingresso.
Il cimitero non è grande, poche decine di lapidi riempiono uno spazio molto limitato.
La Cosa davvero impressionante è la quantità di bambini qui presenti. Questa purtroppo è una caratteristica comune a tutti i cimiteri ed è un qualcosa di imperdonabile di cui è impossibile non sentirsi in qualche modo responsabili.
Non bisogna mai dimenticare che qui dopo la guerra mondiale c’è stato ancora tanto orrore.
Tutte le lapidi segnano tristemente lo stesso periodo storico. In questo cimitero musulmano le date vanno dal 1992 al 1994.
Se decidete di visitare Mostar, che è una città bella, storica e oggi ricca anche di allegria, portate un pensiero a chi ha avuto davvero la peggio in un conflitto duro e cattivo che dovremmo avere ancora tutti in testa.
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